Se hai cliccato su questo articolo, è probabile che sia a caccia d’ispirazione per i tuoi progetti personali o imprenditoriali.
Se questo è il tuo obiettivo, sei nel posto giusto.
In questo articolo, voglio mostrarti per filo e per segno quel’è stato il processo creativo che mi ha portato a proporre un rebrand per la Nazionale Italiana di Calcio: ma prima, partiamo dall’inizio.
🙌🏼Due parole sul logo ufficiale
Se hai già letto il mio articolo sul rebrand ufficiale della Nazionale, ti sarai accorto che (al contrario della maggior parte dei grafici da tastiera) non mi sono espresso in maniera così negativa nei confronti del nuovo logo; anzi, in un certo senso, l’ho anche apprezzato per l’obiettivo che si era prefissato di raggiungere:
Rimettere in riga i due marchi dato il rebrand della FIGC (un anno prima).
Infatti, da come si può vedere, le cose sono cambiate e non poco: nonostante qualche incertezza iniziale, mi sembrò una soluzione accettabile. Aveva un suo motivo di esistere.
Quante volte si vedono marchi realizzati esclusivamente per generare ”coolness’‘ e che non rispondono a nessun tipo di problema comunicativo?
Molti.
Quello dell’Italia mi sembrò un rebrand intelligente, sopratutto per un futuro cambio di rotta dato il nuovo partner ufficiale (dal 2023 gli azzurri non vestiranno più Puma ma Adidas).
🤌🏼Un caso studio da approfondire per crescere
Nonostante il buon risultato, ho deciso di passare all’azione invece che criticare nella sezione commenti di un post.
Mi sono seduto bello comodo davanti alla mia scrivania con un foglio di carta in una mano e una tazza di caffè nell’altra; pronto per progettare una mia proposta di logo.
Perché ho coltivato un progetto di questo tipo?
Facile: è un motivo di crescita professionale.
Per crescere come designer, abbiamo bisogno (ogni tanto) di lavorare su questi piccoli progetti personali al di fuori dei vincoli del lavoro e della clientela.
Se avrai la voglia di leggere tutto l’articolo, ti assicuro che te ne andrai arricchito proprio perché un caso studio del genere non è un classico contenuto informativo che puoi trovare su Instagram.
E qui sotto ti spiego il perché:
Adoro pubblicare casi studio di questo tipo, sono figli di un altro tipo d’informazione, quella vera, che ti permette di crescere attraverso l’ispirazione.
Ma non un’ispirazione superficiale, che si ferma a delle slide di un carosello: un’ispirazione molto più profonda, quella che stimola alla crescita.
Voglio prendervi per mano e accompagnarvi in questo caso studio per nulla semplice ma di grande ispirazione.
Da giovane designer, vi consiglio d’investire tempo e fatica in questo tipo di progetti nei periodi più leggeri dell’anno.
É questa fame di crescita pratica e teorica che vi consente di migliorarvi giorno dopo giorno come designer.
Fidatevi, ne varrà la pena e le vostre fatiche verranno ripagate con il tempo.
Bene, direi che possiamo iniziare a farci largo nella mia proposta di logo per la Nazionale Italiana di Calcio.
😯Problematiche del logo attuale
Come per tutti i lavori che implicano la progettazione, anche questo rebrand parte da un perché, o meglio da una domanda che ne scaturisce un’altra di conseguenza:
Che cosa non mi convince di questo marchio? Cosa posso fare per collegarlo al nuovo logo della FGCI?
Iniziai ad analizzare per bene le forme del nuovo logo, e notai qualcosa di strano:
Che fosse un logo tecnicamente perfetto su questo non c’era dubbio, ma mancava quella forte personalità che un brand calcistico deve sprigionare.
Percepivo un logo senza carattere, come se fosse stato vittima di un brief pieno di vincoli e restrizioni:
Ma un caso studio del genere serve proprio a questo: sprigionare la propria creatività per produrre nuove soluzioni al problema.
Iniziai a captare tali sensazioni quando guardavo le forme dello stemma: troppo sottili, troppo diverse in termini di spessore rispetto al logo della FGCI; anche le stelle: sono completamente diverse e sconnesse dal logo di sinistra.
Da queste tre valutazioni nasce la mia proposta di logo.
Continua a leggere per vedere l’evoluzione della proposta!
🎯Il nuovo concept
Dopo aver trascorso svariate ore nella fase di sketching, sono arrivato a un concept che riprende degli elementi iconici dello stemma italiano.
Le tre fasce della bandiera italiana con il tempo sono diventate un elemento onnipresente nella storia del brand, cosi come la sua tipica forma a scudo e le due scritte ”Italia” e ”FIGC” nel mezzo.
Questi 3 elementi sono l’ossatura del logo, la sua struttura principale che ho voluto mantenere intatta per proporre un concept simile ma che vada a rafforzare l’immagine di un brand scarno e privo di personalità.
Ma sopratutto (e questo era il problema più grande del rebrand ufficiale) creare maggior connessione con il logo della FGCI.
Ho deciso quindi, di riprendere nella mia proposta un gioco visivo che mi aveva particolarmente colpito: gli spazi negativi che rappresentavano le ”cuciture” nel logo/pallone della FIGC.
Quelle stesse intersezioni sono state integrate anche nello scudo del team andando a creare questa forma più bold e molto in linea con il marchio FIGC.
L’evoluzione del logo è stato un percorso di tipo naturale. Nella prima proposta, (che ti lascio qui sotto) sono andato a rafforzare di molto le forme e i pesi dello scudo, per poi fare un lavoro di fino e riequilibrare il tutto.
Come puoi vedere, ora il logo ha una sua personalità, un suo impatto visivo e sopratutto ha ritrovato quella fratellanza con il logo della FIGC.
Con questo, possiamo dire di aver trovato la soluzione al problema che abbiamo individuato nella fase iniziale del caso studio.
🎨Colori e Pattern
Dopo aver trovato la forma ideale con tutte le dovute correzioni, ho aggiunto i tipici colori del brand.
Ciò che distacca la mia proposta dai loghi storici è l’utilizzo (in certi casi) di marchi monocromatici (con un solo colore senza comporre per forza la bandiera italiana con verde-bianco e rosso).
Questo approccio è azzardato, ma rende ancora più iconiche quelle 3 fasce nel centro dello stemma. Una triade che rimane riconoscibile anche in totale assenza di colore.
Per rafforzare l’immagine del brand, ho optato per una texture dallo stile rinascimentale da spalmare sull’abbigliamento sportivo e sulla brand identity mostrata sui social.
Tale pattern, prende spunto dalla maglia degli ultimi europei vinti proprio dagli azzurri, ma questa volta, con uno stile più flat e stilizzato.
Il colori della texture anche qui sono gli stessi del brand ripresi tono su tono in modo da generare armonia visiva.
💙Brand identity
Eccoci arrivati alla parte più divertente del progetto, quella dove vediamo lo sviluppo completo di tutto il lavoro di preparazione svolto.
Per la nuova brand identity, ho deciso di progettare le 3 maglie da gara e qualche capo del kit sportivo per i fans tra cui una maglia e un bomber in pieno stile Adidas.
La nuova identità del brand sposa l’accordo con Adidas e lo fa con questo nuovo stile che sa essere tanto raffinato quanto sportivo: sia nell’abbigliamento che nella nuova identità visiva sui profili social della Nazionale Italiana di Calcio.
🏁Conclusioni
Ben fatto! Sei arrivato alla fine di questo caso studio sul rebrand della Nazionale Italiana di Calcio.
Spero che queste righe ti abbiano ispirato il più possibile per i tuoi progetti futuri nel mondo del design e del branding.
PS: nelle immagini di quest’articolo hai visto solo degli spezzoni del progetto:
Vuoi spulciare per bene ogni fase del rebrand?
Clicca su questo link! Al suo interno troverai la presentazione completa del progetto sul mio portfolio!
Alla prossima!
EVA